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LE FENICIE 231

che stanno presso alla magione. Ditemi,
da quale patria, o stranïere donne,
siete venute a quest’Ellena reggia?

coro

Mia terra patria è la Fenicia: in quella
nutrita fui. D’Agènore i nepoti
qui m’inviâr, votiva offerta a Febo
d’una vittoria. E mentre il figlio illustre
s’apprestava d’Edípo ad inviarmi
di Febo all’ara e ai venerandi oracoli,
strinser l’assedio alla città gli Argivi.
E adesso, dimmi chi sei tu, che giungi
ai sette valli del Tebano suolo.

polinice

Edípo il padre mio: Giocasta, figlia
di Menecèo, la madre: Polinice
me chiama tutto il popolo di Tebe.

coro

O dei figli d’Agènore parente,
dei miei regi, ond’io qui mandata fui!

A te dinanzi. Signor, mi prostro,
serbando il patrio costume nostro.
Dopo sí lungo tempo, alla terra
patria sei giunto!
Si volgono verso l’interno della reggia.

                                        Ehi là,
ehi là, Signora, gli usci disserra,