Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/222


Entrano Antigone e un pedagogo.

pedagogo

Della casa paterna insigne gèrmine,
Antígone, poiché per le tue preci
la madre a te lasciar le tue virginee
stanze concesse, e della casa ascendere
a questa vetta eccelsa, onde l’esercito
veder potessi degli Argivi, férmati,
ch’io la via prima esplori, e veda se
v’appare alcun dei cittadini: ch’io
come servo n’avrei biasimo, e tu
come signora. E poi che tutto io so,
tutto io ti ridirò, quello che visto,
quello che udito ho degli Argivi, quando
fra loro andai, recando la franchigia
pel fratel tuo, quando di lí tornai.
Guarda da tutte le parti.

Ecco, nessun dei cittadini avanza
verso la reggia: il piede su l’antica
scala di cedro avanza, e il piano osserva,