Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/188


ALCESTI 185



primo corifeo

Strofe
Ed or nei vincoli non estricabili delle sue mani, te questa Diva
strinse. Fa’ cuore. Non con le lagrime potrai dagl’inferi
tornare a luce la morta gente. Sinanche i figli degl’immortali
scendon di morte nel buio regno.
Era diletta la tua consorte
fra i vivi: spenta, diletta è ancora:
tu la piú nobile fra quante donne
vivono, avesti compagna al talamo.

secondo corifeo

Antistrofe
Né riguardata sarà la tomba della tua sposa sí come il tumulo
di chi morendo scompare. Onori simili ai Numi
avrà: per quanti transiteranno, sarà motivo di riverenza.
E alcun, distoltosi dal suo cammino,
per ricercarla, dirà: «Costei
per il suo sposo diede la vita.
Ora è fra i Numi! Salute! E siine
propizia!». Tale sarà sua fama.