Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ALCESTI | 149 |
per tutta la notte,
e nella felice, fulgente
Atene: tal mèsse
di canti lasciasti ai poeti.
primo corifeo
Potessi io dal soggiorno
d’Averno, il sotterraneo
fiume solcando, al giorno
te ricondurre, Alcesti!
Ché tu cara, tu unica
fra le donne, valesti,
te sacrando alla morte,
salvare dalle tènebre
dell’Ade il tuo consorte.
Cada la terra sopra te leggera!
Ché se novello talamo
Admeto mai salisse, ai figli tuoi
segno d’odio sarebbe, e a tutti noi.
secondo corifeo
La madre e il padre stanco
sotto la terra ascondere
non sostennero il fianco,
per evitar la fine
precoce al figlio misero:
e bianco aveano il crine.
Ma tu, nella fiorita
gioventú, pel tuo caro