Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) II.djvu/117

114 EURIPIDE

d’allora. E lo Schoell, storico, ai suoi tempi famoso, della letteratura greca, sentenziava che l’Alcesti è una delle piú fiacche opere d’Euripide. E, per venire ai nostri giorni, lo Schoene la reputa una parodia dell’Alcesti di Frinico, che del resto non sappiamo, neppure a un dipresso, che cosa fosse1. E al Patin sembra che nessun altro dramma d’Euripide si avvicini quanto questo alla commedia, e che la figura di Ferete abbia carattere satirico2.

Ma non andiamo per le lunghe: a simili giudizi si uniforma essenzialmente, nell’ultima edizione, la storia della letteratura greca del Christ3, che oggi, e per molti lati a buon diritto, ha l’autorità d’un codice. Secondo il Christ, dunque, quanto alla forma, o, se preferiamo, alla gerarchia, l’Alcesti sarebbe un tentativo di sostituire al dramma satiresco una «commedia fiaba» di tipo siciliano. Il che significa che nel complesso l’Alcesti dovrebbe avere carattere burlesco. E messo al punto di scavizzolare questo carattere, il Christ caratterizza comica la concezione della debolezza e dell’egoismo d’Admèto (eine Jammerfigur); comica la esagerazione del suo sentimento d’ospitalità4: comica, anzi addirittura burlesca la conclu-

  1. A. Schone, Ueber die Alkestis des Euripidei. 1895.
  2. Patin, Euripide. I. 220. Anzi, il Patin estende questa qualificazione anche alla pittura della madre d’Alcesti, di cui Euripide non dice una parola. Non so se a lui o a chi altri si riferisca il Méridier in una sua giusta osservazione dalla quale sembra si raccolga che qualcuno ha avuto il fegato di trovare comico il contrasto fra Admeto e Ferete (Euripide, edit. Belles Lettres, I, 50).
  3. In questa opera sono oramai confusi giudizi del Christ, dello Staehlin e dello Schmid. Necessariamente cito sempre il solo nome del Christ.
  4. E cita a riprova, senza riportarlo, il v. 715 delle Opere e i giorni d’Esiodo. Il verso dice: Μηδὲ πoλύξεινον μηδ' ἄξεινον καλέεσθαι. Tutti possono giudicare il valore di simile suffragio.