creusa
Madre di Febo veneranda, fausta
sia la nostra venuta, e in bene torni
l’amistà ch’ebbi con tuo figlio un giorno.
xuto
Cosí sia. Ma di Febo ov’è l’interprete?
ione
Io degli esterni: dei responsi interni
altri, che piú siedono presso al tripode,
fra i Delfi eletti, e l’indicò la sorte.
xuto
Bene. Quanto chiedevo or tutto so.
Entriamo dentro: poiché già la vittima
offerta dai foresti, innanzi al tempio,
dicono, cadde: e in questo dí, ch’è fausto,
del Nume consultar voglio i responsi.
E tu, del mirto i ramicelli, o sposa,
prendi, agli altari dei Celesti appressati,
e implora ch’io propizi rechi, dalla
casa d’Apollo, ai pargoli gli oracoli.
Entra nel tempio.
creusa
Lo farò, lo farò. Se vuole almeno
l’Ambiguo riscattar le colpe antiche,