Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) I.djvu/217

148 EURIPIDE

In questi anfratti ora entrerò, di lauri
velati, per saper quale il destino
del fanciullo sarà: ché dell’Ambiguo
giungere il figlio vedo qui, che gli aditi
del tempio renderà netti, con rami
d’ulivo. Io primo fra i Celesti, il nome
gli darò ch’egli deve avere: Ióne.
Entra nel boschetto di lauri.