penteo
Stolti! Alla rete delle mani mie
tanto veloce egli non è che sfugga!
Guarda Diòniso.
Ma tu sei bello, o forestiero, e tale
da piacere alle femmine; e a tal fine
venisti a Tebe. E non son già cresciuti
nella palestra, i tuoi voluttuosi
riccioli effusi per le guance. E bianco,
per far con tua beltà preda d’amore,
ti serbi all’ombra, e i rai del sole schivi.
Ma di’ prima qual’è la stirpe tua.
dioniso
T’han mai parlato del fiorito Tmòlo?
penteo
Che cinge Sardi tutta in giro: sí.
dioniso
Di lí son giunto: è patria mia la Lidia.
penteo
Perché quest’orge in Ellade introduci?