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94 | ESCHILO |
una donna, d’un uom che triste moglie
s’ebbe, un uomo cadrà. Già moribonda
1360questi doni ospitali io porgo a voi!
corifeo
La tua sorte feral compiango, o misera!
cassandra
Anche una volta, sopra me, non lagrime,
parole esprimo. Imploro per questa ultima
luce del sole, i miei vendicatori,
1365ché gli assassini insiem con l’altro scontino
il vile colpo onde perí la schiava.
Ahimè, sorte degli uomini! Fortuna
a un’ombra pinta assimigliar potresti;
e se giunge sventura, umida spugna
1370con pochi tratti la cancella. E questo,
piú d’ogni cosa, mi sforza a pietà!
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