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64 | ESCHILO |
sé mostrano allegri, sforzando
790i volti, ove riso non brilla.
Ma chi ben conosce sue pecore,
non vale ad illuderlo il viso
di chi lo blandisce con ilare aspetto,
con tepido affetto.
COREUTA
795Quando tu trascinasti l’esercito
dietro ad Elena, a tristi colori,
non lo nego, dipinto io ti vidi:
né mi parve che tu del tuo senno
piú reggessi la barra, che a morte
800conducevi la gente. Ma ora,
non a cuore leggero, né senza
amistà, si rivolge il mio spirito
a chi bene l’impresa compie’.
E col tempo, se indaghi, vedrai
805chi fra gli uomini d’Argo s’attenne
a giustizia; ed impronto chi fu.
AGAMENNONE
È giustizia che prima Argo io saluti
e gl’indigeti Numi: essi a me furono
del ritorno gli autori, e della pena
810giusta che inflissi alla città di Priamo.
Essi la causa, e non da ciance, appresero;
e, senza bilanciare, il voto misero,
ch’Ilio fosse distrutta, e spenti gli uomini,