di scorgere t’illudi, la parvenza dileguasi
dalle man’, rapidissima,
pei tramiti del sogno sovra penne leggere». 405Tale nei lari, tale nella reggia il cordoglio.
Ed altri puoi vederne anche piú miserevoli:
ché quanti dalla terra partian d’Ellade a schiere,
nelle lor case, duolo
che sopra i cuori aggravasi 410omai domina solo.
Ché il novero ciascun fa dei suoi cari
che mossero alla gesta;
ma riede or la funesta
urna, ma riede cenere 415d’uomini invece, ai lari.
Strofe III
Ed Ares, che coi morti i vivi permuta,
che la bilancia regge fra il cozzo delle cuspidi,
l’arsa ferale polvere
degli amici alle lagrime 420da Troia manda: manda, invece d’uomini,
colmi i lebèti di mortale cenere.
Piangono: e l’un che spento fu nella zuffa lodano,
l’altro che prode cadde nella mischia,
per la donna d’un altro. Cosí mormora 425talun sommessamente; e cruccio e biasimo
contro gli Atridi vindici
va serpendo nel popolo.
E intorno ai muri vinti, hanno altri fulgidi