Strofe III
I mortali sopra tramiti
esso avvia di sapïenza: 140esso fa che dalla doglia
forze attinga esperïenza.
E nel sonno il cruccio memore
stilla in cuor l’antico affanno;
e se pure alcun recalcitra, 145giungon l’ore, e savio il fanno.
Questa è pur grazia dei Dèmoni,
che, seduti in sacri seggi,
con la forza segnan leggi.
Antistrofe III
E il maggiore dei due principi 150delle navi, all’indovino
non gittò taccia di biasimo,
ma coi colpi del destino
cospirò, quando l’indugio
a far vela, che struggea 155entro i vasi ogni viatico,
aggravò la gente Achea
che avea campo innanzi a Calcide
dove in Aulide, alla sponda
con fragor si spezza l'onda.
Strofe IV 160E venti che giungevano
dallo Strimone, i venti