non affretti novello esecrabile
sacrifizio, che, scevro di mensa,
di liti domestico artefice 115divenga, ed immoli lo sposo.
Ché l’ira terribile
risollevasi, memore, subdola,
trascorre la casa, dei figli a vendetta».
Tali, con grandi beni commisti funerei presagi, 120Calcante, leggendo l’augurio,
predisse alla casa dei regi che a guerra movevano.
E a quello concorde,
lugubre, lugubre canto s’intoni; ma il bene trionfi.
Strofe II
Giove! Sia qual Nume sia: 125a tal nome, ov’ei ne giubili,
volerà la prece mia.
Invocar, per quanto ponderi,
io non so che Giove solo,
se veramente conviene gittare dall’anima 130questo vano e greve duolo.
Antistrofe II
Chi primo ebbe e possa e gloria,
e fiorí d’ardor belligero,
n’è sin persa la memoria:
chi secondo ebbe il dominio, 135dal piú forte fu sconfitto:
chi preferisce per Giove cantar l’epinicio,
batterà cammin diritto.