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248 | ESCHILO |
a farne prova, che non fu cresciuta
entro l’oscuro viscere; ma quale
Dea, generar saprebbe un tal rampollo?
O Pallade, io, per quanto posso, grande
la tua città, la tua gente farò;
e mandai questo alla tua casa supplice,
che per sempre fedele egli ti fosse,
ed alleato, o Diva, egli e i suoi posteri;
e sacri ognora questi patti restino.
ATENA
Bastino i detti. Or voi, giusto, sí come
coscïenza vi spinge, il voto date.
CORIFEA
Tutte scagliate abbiam le nostre freccie:
della causa il giudizio ora attendiamo.
APOLLO
Avete udito: nel dar voto, o giudici,
il giuramento in cuor sacro vi sia.
ATENA
Or la mia legge udite, Attiche genti,
voi prime elette a giudicare questa
causa di sangue. Al popolo d’Egeo