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240 | ESCHILO |
ché ride il Nume, allorché vede un empio
senza piú millantar, senza piú forza,
tra le iatture senza uscita, al culmine
piú non regger del flutto.
E l’antica fortuna,
di giustizia allo scoglio,
non pianta e non veduta, urta, e si fiacca.