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LE EUMENIDI 219


onde hanno ogni maggior dolcezza gli uomini:
ché il sacro letto cui Giustizia vigila,
per la donna, per l’uom, val piú che giuro.
Ora, se tanto indulgi a chi die’ morte
al suo consorte, che tu non lo vendichi,
che all’ira tua non la fai segno, io dico
che non a dritto Oreste ora perseguiti.
Ché tu per uno scempio assai t’adiri,
per l’altro sei palesemente mite.
Ma ciò ch’è giusto, vedrà bene Pallade!

CORIFEA


Mai non sarà che di cacciarlo io resti!

APOLLO


Caccialo! Aggiungi travaglio a travaglio.

CORIFEA


Non scemar, coi tuoi detti, il mio diritto!

APOLLO


Godere i tuoi diritti, io non vorrei!

CORIFEA


Grande sei tu, tu presso a Giove siedi.
Ma la materna strage grida, e insegue
come un cane, quest’uomo, a la vendetta.