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212 | ESCHILO |
Vedi il tuo smacco! Non t’afflosci il sonno!
Le mie giuste rampogne il cuor ti cruccino.
Son le rampogne, per chi senno ha, pungoli.
Sopra lui soffia il tuo fiato sanguineo,
consumalo con l’alito, col fuoco
dei tuoi visceri, ancora inseguilo, ardilo!
FURIA I
Si desta, e scuote una compagna.
Svégliati! E sveglia quella, io sveglio questa.
Ne scuote un’altra
Dormi? Déstati, dunque, e al sonno càlcitra:
vediam se il sonno fu vano preludio5.
Le Furie si destano una dopo l’altra
FURIA II
Strofe I
Ahimè, che smacco soffrimmo, compagne!
FURIA III
Ahimè, travaglio che invano ho durato!
FURIA IV
Ahi quale affronto, che male insoffribile
dobbiamo plorare!