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LE COEFORE 159

mira prostrati al tumulo, e commisera
535il maschio e il femminil germe del nido.

ORESTE


Né mai si sperda il seme dei Pelòpidi:
cosí, pur morto, morto non sei tutto.

ELETTRA


No: ché dei padri il nome i figli serbano,
alto lo tengon, come rete i sugheri,
540salvando i fili dal profondo flutto.

ORESTE


Odi: son questi lagni a te diretti:
la tua salute, se li ascolti, affretti.

CORIFEA


Chi biasimar potria questa preghiera
levata a onor de l’incompianta fossa?
545Ma or, poi che ad oprare hai volta l’anima,
sperimenta la sorte e la tua possa!

ORESTE


Lo farò. Ma non è fuor di proposito
chieder perché, da che ragioni spinta,
mandò questi libami, e cosí tardi
550volle espiare un lutto immedicabile!