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LE SUPPLICI 55

E nelle feste dei Beati destino
i cantori la Musa:
suoni la voce, amica della cétera,
da pure labbra effusa.

Strofe IV
Ai cittadini i privilegi debiti
serbi il poter, che tiene
della città le briglie, e al comun bene
pensa, e prevede l’avvenire. E onesti
compensamenti agli stranieri accordino
senza dolori, pria ch’Are si desti.

Antistrofe IV
E gli Dei che la terra hanno in custodia
onore abbian di tauri
sgozzati, e di trofei fitti di lauri,
come l’avito vuole uso. Il diritto
dei genitori, sulle sacre tavole
della Giustizia, al terzo posto è scritto.

Compiute le evoluzioni, le fanciulle si aggruppano di nuovo intorno all'altare.