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22 | ESCHILO |
PRIMO EPISODIO
danao
Di senno è d’uopo, figlie mie: né privo
di senno è questo vostro antico padre:
ei vi fu guida su le navi; ed ora
che siamo in terra, cauto ancor v’esorto
che ciò ch’io dico, nel pensier si scriva.
Polvere io veggo, d’uno stuol di genti
aralda muta: odo bronzine stridere
degli assi al rotear: scorgo una turba
di scudi armata e di crollanti lancie,
con curvi cocchi e destrïeri. Certo
sono i signor di questa terra: edotti
già dai lor nunzî, a esaminarci giungono.
O sia che innocua questa schiera appressi,
o acuto il cuore d’ira cruda, il meglio
è, figlie mie, scampar su questo clivo
ove i Numi han consesso. È piú che torre
sicura un’ara: è scudo non frangibile.