ignara se alcun dei parenti
vorrà dare asilo alla misera
che il bruno paese4 fuggí.
Antistrofe III
Numi dei padri, ascoltatemi
voi cui diletta è giustizia:
non rida la sorte propizia
all’uomo che ingiusto operò.
Punite l’iniquo connubio,
punite la rea tracotanza:
l’altare e la santa osservanza
dei Numi, tutelano il supplice
che stanco alla pugna scampò.
Strofe IV
Deh!, fosse pur vero
ch’io sono di Giove progenie!
Di Giove il pensiero
nessuno è che valga a sorprenderlo;
e pure in fortuna di tenebre
il raggio ne brilla
fra il buio, all’umana pupilla!
Antistrofe IV
Sui piedi secura
ogni opera sta, che nel cèrebro
di Giove matura,