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194 ESCHILO

eteocle
Senza obbrobrio almen sia l’ultimo danno:
a chi muore, mercede unica è questa:
ché gloria i vili e turpi atti non dànno.
coro
Strofe I
Figlio, che smani? Con impeto rabido,
te non travolga la furia belligera!
Scrolla il dominio di brama funesta!
eteocle
Poi che gli eventi incalza un Dio, rapito
dai venti sia di Laio il seme tutto,
odio di Febo, sul fatal Cocito.
coro
Antistrofe I
Troppo col crudo suo morso la voglia
t’eccita al sangue, a compire un eccidio
che non si purga, che amaro dà frutto.
eteocle
Sta senza pianto, con aridi sguardi,
del padre mio l’Erinni a me davanti.
«Meglio — dice — morir presto che tardi!»