Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) I.djvu/174


I PERSIANI 135


Antistrofe III
E quelle che si levano
in mezzo al mar, tra l’uno e l’altro lido,
governò. Lenno, e d’Icaro
la sede, e Rodi, e Cnído,
e le cittadi ciprie,
Pafo, Soli, e la figlia
di Salamina, causa
del pianto che a noi bagna ora le ciglia.

Epodo
E le città, d’Ellèni
uomini fitte, prospere di beni,
per le contrade Ionie
sparse, reggeva a suo talento. Indomito
fior di patrie milizie e d’ausiliarie
commiste schiere aveva in sua possanza.
Ma tutto, con sembianza
non ambigua, sconvolto ora dai Superi.
su noi, già in terra vinti, adesso pesa
per la marina offesa.