e settimo Artaferne. Io poi, la sorte
a cui miravo ottenni, e molte gesta
compiei con grandi schiere. Oh! ma non mai
in tal rovina la città disfeci.
Ma Serse, il figlio mio giovane, pensa
giovanilmente, ed i consigli miei
non ricorda. Poiché voi ben sapete,
vecchi compagni miei: di quanti avemmo
questo regio poter, nessuno reo
potrà sembrare mai di simil danno!
corifeo
Dario, a qual fine il tuo discorso volgi?
Come potrà, dopo tante sciagure,
esser felice il popolo dei Persi?
dario
Piú non movendo ad oste contro l’Ellade,
fosse pure piú fitto il nostro esercito:
la terra stessa al fianco lor combatte.
corifeo
Come l’intendi? In che modo combatte?
dario
I temerarî con la fame stermina.