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432 | tommaso moro. |
Forza portate e povertà e dolori.
Io ven diedi l’esempio. Altra ricchezza
Lasciarvi non poss’io; ma quest’esempio
Conforto recheravvi. — Oltre misura
Non mi piangete, o lacerati cuori;
Per me pregate, io pregherò per voi.
Ed insieme preghiam, io dagli eterni
Luoghi e voi sulla terra, o figli miei,
Per l’infelice nostro re, per tutti
Quei che a voi mi rapirono. E s' alcuno
Degli uccisori miei precipitato
Fosse un dì negli affanni, e fuggitivo
Si presentasse a vostra porta.... asilo,
Per amor mio, soccorso a lui porgete,
Come a fratel: chè a tutti ho perdonato!
2° Cittad. Oh magnanimo spirto!
Margher. Oh padre mio!
SCENA VI.
ALFREDO e detti.
Alfredo.Olà! in nome del re....
2° Cittad. Viene di corte
Il vecchio Alfredo.
Alfredo. Olà! fermate! — O Moro,
Odi: il re a te mi manda. Io sue ginocchia
Lagrimando abbracciai. Salvarti ancora
Egli consentirebbe. Un solo detto
Pronuncia, ed annullata è la condanna.
Margherita e gli altri Figli.
Padre! pietà!
Tutto il Popolo. Ti salva!
Alfredo. Ossequio presta
All’oprata riforma.
Moro. È dover mio
Solennemente dichiarar morendo
Che la fede paterna, abbenchè tanto