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atto primo. — sc. ii. 7

Francesca.Troppo tu m’ami. E temo ognor che in odio
Cangiar tu debba l’amor tuo.... punirmi....
Di colpa ch’io non ho.... d’involontaria
Colpa almeno...
Lanciotto.                                   Qual colpa?
Francesca.                                                            Io.... debolmente
Amor t’esprimo.
Lanciotto.                                   E il senti? Ah, dirti cosa
Mai non volea ch’ora dal cor mi fugge!
Vorresti, e amarmi, oh ciel! nol puoi....
Francesca.                                                                                Che pensi?
Lanciotto.Rea non ti tengo.... involontari sono
spesso gli affetti....
Francesca.                                        Che?
Lanciotto.                                                  Perdona. Rea
Io non ti tengo, tel ridico, o donna;
Ma il tuo dolor.... sarebbe mai.... di forte
Alma in conflitto con biasimato.... amore?
Francesca.1Ah, padre! salva la mia fama. Digli,
E giuramento abbine tu, che giorni
Incolpabili io trassi al fianco tuo,
E che al suo fianco io non credea che un’ombra
Pur di sospetto mai data gli avessi.
Lanciotto.Perdona; amore è di sospetti fabbro. —
Io fra me spesso ben dicea: Se pure,
Fanciulla ancor, d’immacolato amore
Si fosse accesa, e or tacita serbasse
Il sovvenir d’un mio rival, cui certo
Ella antepone il suo dover, qual dritto
D’esacerbar la cruda piaga avrei
Indagando l’arcano? Eterno giaccia
Nel suo innocente cor, s’ella ha un arcano!
Ma dirlo deggio? Il dubbio mio s’accrebbe
Un dì che al fratel tuo lodi tessendo
Io m’accingeva a consolarti. Invasa
Da trasporto invincibile, sclamasti:
Dove, o segreto amico mio del cuore,

  1. Gettandosi nelle braccia di Guido.