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manzoni maltrattato 495

interrogare, tutte queste signore e il buon Vismara sulle vicende ultime del Manzoni. E, voglio dirlo subito a sollievo dei lettori, dalla mia inchiesta riporto la più sicura convinzione che il sospetto del Verga, riferito e propalato dal Barbiera, è assurdo e campato in aria. Ecco: non è ammissibile che vi siano stati quei pugni poderosi, anzi che pugni anche leggeri come carezze vi siano stati, pel fatto che a curare il Manzoni negli ultimi giorni non furon mai chiamati infermieri di mestiere. Non gli furono, e non gli rimasero intorno, fino all’ultimo, se non le nipoti, in ispecie la Vittoria, ch’era da un pezzo la sua segretaria e aveva il privilegio di fargli ingoiare qualche medicina o un po’ di cibo, e il domestico. E la natura del male non fu mai tale da richiedere un aiuto straniero, e meno che meno di pugnaci aguzzini. Il vegliardo si spegneva come fiamma «cui nutrimento a poco a poco manca». Egli che di solito era così metodico nelle ore dei pasti, dell’andare a letto, dello svegliarsi, nell’ultima settimana non riusciva più a raccapezzarsi. E anche, venne via via cessando in lui quella schifiltosa insofferenza d’ogni macchia che gl’insudiciasse l’abito. Non era mai, neanche in campagna, andato a tavola senza mutar di vestito; e ora invece, chiamato, vi andava senza altra preoccupazione. E una volta dimenticò perfino di esservi, e si levò di sedere, e andò in un angolo a inginocchiarvisi e pregare. Richiamato dalla nipote, tornò come se si svegliasso da un sogno.

Nè prima nè allora egli diede mai in escandescenze, o in quello «smaniose inquietudini» di cui parla il Barbiera. Era mansueto, docilissimo; e solo, nei momenti di maggiore sfinimento, egli ripeteva con un filo di voce al domestico fedele: «Stée chi, Clement, ’bandónem no!». Naturalmente, non vi fu mai bisogno di chiamare un alienista. Il Barbiera stesso narra che il Verga non visitasse che il cadavere. Il medico curante era il Todeschini; a cui, nello ultime ore, si aggiunse il Gherini.

E quelle «larghe lividure sui fianchi», che l’alienista avrebbe notate nel cadavere? Io son profano in necroscopia, e non m’arrischio ad avventurare una spiegazione. Voglio