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E sbigottito e pallido
Esclamai: «Santi Numi, egli è spacciato!
E come vuoi che senza queste cose
Ei se la cavi?» — «Come può,» rispose.
40Tacque il Nume, e ristette somigliante
A la sua sacra immagine
Che per greco scalpel nel marmo spira:
Dove negli atti e nel divin sembiante
Vedi la calma riedere,
45E sul labbro morir la turgid’ira;
Spunta il piacer de la vittoria in viso,
Mirando il corpo del Pitone anciso.
- 1817
VERSI
da scriversi sotto il ritrattodi Vincenzo Monti.
Salve, o divino, a cui largì Natura
Il cor di Dante, e del suo Duca il canto!
Questo fia ’l grido dell’età futura:
Ma l’età che fu tua, tel dice in pianto.
- 1828.
Fortunatae anates, quibus aether ridet apertus,
Liberaque in lato magine stagna patent!
- ↑ Parlano gli Uccelli chiusi nelle gabbie dei Giardini pubblici di Milano, alle Anitre diguazzanti nel laghetto.