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il cinque maggio | 347 |
IL CINQUE MAGGIO1.
ODE.
Ei fu.2 Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,3
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
5Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta,4
Muta pensando all’ultima
Ora dell’uom fatale;5
Nò sa quando una simile
10Orma di piè mortale
La sua cruenta polvere
A calpestar verrà.
Lui folgorante6 in solio7
Vide il mio genio e tacque;8
15Quando, con vece assidua,9
Cadde, risorse10 e giacque,
Di mille voci al sonito
Mista la sua non ha:
Vergin di servo encomio
20E di codardo oltraggio,11
Sorge or commosso al subito