La settima strofa appar ritentata più volte:
- 7. Come la piccioletta
- Prole al suo nido stringe
- E della madre aspetta
- Indarno il noto vol:
- Ella, tornando al tepido
- Nido con l’esca usata,
- Per l’aria insanguinata
- Cadde percossa al suol;...
- Come, ristretti al nido,
- I non pennuti parvoli
- Stanno aspettando il fido
- Vol della madre invan;...
- . . . . . . . .
- Cadde percossa al pian;...
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- Qual, se gran tempo il fido
- Vol della madre aspettano,
- Treman ristretti al nido
- I non pennuti ancor:
- Lei, che reddiva al tepido
- Nido con l’esca usata,
- Nell’aria insanguinata
- Percosse il cacciator;...
- Come lo stuolo immoto
- Dei non pennuti parvoli
- Freme aspettando il noto
- Vol della madre invan;...
- . . . . . . . .
- . . . . . . . .
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Qual se la madre è lunge,
Stringonsi al nido e chiamano [aspettano]
La madre che non giunge
I non pennuti ancor....
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E poi ancora tre strofe:
8. Tal, poi che tratto al colle
Il buon Maestro esanime
Imporporò le zolle
Del suo sublime [eminente] altar,
Dei trepidanti Apostoli
Il mesto [L’orbato] stuol confuso
Solea sovente al chiuso
Ostello ricovrar;
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9. Ove credenza al vero [al non visto vero]
Non diè [Negò] l’errante [Negò credenza] Didimo1
- ↑ Cfr. Ioan. XX, 24 ss.: «Thomas autem unus ex duodecim, qui dicitur Didymus,... dixit eis: Nisi videro in manibus eius fixuram clavorum, et mittam digitum meum in locum clavorum, et mittam manum meam in latus eius, non credam».
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