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PREFAZIONE
Questo volume contiene, e, quando è stato possibile, nell’ordine che volle l’autore:
a) tutti quei componimenti in versi, che furono dal Manzoni stesso ristampati tra le sue Opere varie, nel 1845 (le due Tragedie, gl’Inni sacri e lo Strofe per una prima comunione, il Cinque maggio), e quegli altri due (l’ode Marzo 1821 e il frammento di canzone sul Proclama di Rimini) ch’ei pubblicò a parte nel 1848, e aggiunse poi, nel 1860, all’antico volume delle Opere varie;
b) quelli che furono già da lui o da altri, lui vivente, pubblicati, ma ch’egli non più accolse tra lo suo poesie (il carme In morte dell’Imbonati, l’Urania, l’Ira d’Apollo, gli sciolti A Parteneide, il sonetto al Lomonaco, un frammento dell'inno Ai Santi, l’epigramma pel ritratto del Monti);
c) alcune dello sue poesie giovanili (i sonetti Alla sua donna, il Ritratto di se stesso, Alla Musa, finora inedito; l’idillio Adda, la canzone Aprile 1814);
d) i pochi versi latini composti da vecchio (l’epigramma Volucres e i distici al Ferrucci).
Ho lasciato da parte, per ragioni di varia natura, i tre Sermoni (1803-1804), il frammento di un’Ode alle Muse (1804?), l’Ode erotica «Qual su le Cinzie cime» (1804), il poemetto in quattro canti e in terzine Del Trionfo della Libertà (1800), le traduzioni da Virgilio e da Orazio, l’epigramma Ad Angelica Palli (1827), Il canto XVI del Tasso, «dramma, quasi improvvisato, per celia», e qualche altro