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miseria | 77 |
— Sarai a tempo!
— Ma io mi vergogno.
E alla donna gocciolarono due o tre lacrime giù per le guance.
— Quando passo davanti alla bottega, mi guarda in un modo come per dirmi: quando paga?
Corrada poteva a pena parlare, con la bocca così presa dal dolore in un modo spaventoso.
— È una illusione tua, cretina! Ci crede anche lei, come gli altri, ricchi da vero
E aggiunse, lesto lesto, quasi sottovoce:
— E siccome ci crede ricchi da vero, ci ha fiducia. Stai tranquilla!
Corrada smise di piangere, prendendosi le mani insieme.
— Dove vai ora, con il vestito buono?
— A Siena: ho da vedere quello che anche l’altr’anno comprò il fieno.
La moglie, figlia di un impiegato, era esile e pallida, con gli occhi cerchiali di carne livida, quasi trasparente. Sospirando, gli s’appoggiò ad una spalla; e disse:
— Ti dispiace parlar di denaro; ma come si fa?