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62 | la casa venduta |
ero tutto impaurito che per la sua curiosità gli potesse accadere un’altra cosa simile. E perciò dissi:
— Se crede possiamo scendere.
Ma gli altri due domandarono:
— C’è caso che la sua serva si porti via qualche cosa? Badi che lei è ora responsabile di tutta questa roba, che è già nostra.
Io risposi mettendomi una mano sul petto:
— Giuro che non mancherà nè meno una briccica!
— Del resto, per essere più sicuri, ci può dare subito le chiavi. Così la serva si fa escire e noi chiudiamo.
— Giacchè hanno sospetto di me, si fa come dicono. Tecla! Esciamo insieme.
La serva, una vecchia vedova, disse:
— E il fagotto dei miei cenci quando me lo dà il tempo di farlo?
Rispose il compratore:
— Tornerai stasera: t’aprirò io.
— Ma ho da avere anche il salario di questo mese!
Tutti e tre si misero a ridere, e io mi sentii così imbarazzato che non sapevo quel che dire.