Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
50 | pittori |
Volle scendere, aiutato dal Bichi, giù nel cortiletto; dove non tirava vento e c’era il sole.
I piccioni volavano, con un rumore come se tagliassero l’aria. Egli guardava sempre il cielo. Il Bichi non sapeva che dirgli benchè soffrisse a stare zitto. E, tornando a Siena, si volse sempre a guardare i segni dei suoi piedi sopra la neve.
Passarono così anche gennaio e febbraio. Egli seguitava a portare a ognuno di loro le notizie dell’altro; ma s’accorgeva che ambedue ci pensavano sempre di meno; e morirono nello stesso mese come se non si fossero mai conosciuti. Erano giunti perfino a non voler nè meno udire i loro nomi.
Ma al cimitero furono sepolti quasi accanto; e chi andava a mettere i fiori a uno, ne sfilava dal suo mazzo un pochi per l’altro.
Benedetto Bichi tornò dai suoi genitori; e, sposata una cugina, si dette all’agricoltura.