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Pittori.


A diciannove anni Benedetto Bichi fece stupire tutto il paese copiando a lapis alcuni alberi del suo orto. Allora, guardandolo meglio, si accorsero che aveva un’aria come quella di certi pittori, la cui vita era scritta nel libro di lettura per i ragazzi. E i conoscenti della famiglia vollero che da Chiusdino fosse mandato a Siena, perchè studiasse pittura. Tutti gli volevano bene e pensavano che dopo cinque o sei anni si sarebbe parlato di lui come di Giotto e di Raffaello. Cinque e sei anni passano lesti! Il Bichi, che non si rendeva abbastanza conto di quel che volessero da lui, promise al padre e alla madre che avrebbe fatto il suo dovere e si sarebbe spicciato a doventare un genio.

Il padre era stato, da giovine, fattore di una grande tenuta e ora viveva tranquillamente in