Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/240


i butteri di maccarese 233


squadre, non dovete prenderla con noi e nè meno con il grano.

Non l’udì nessuno; e i restati a dietro raggiunsero, prendendo la rincorsa, quelli che già giravano attorno alle mucchie. Il buttero scese da cavallo, pronto magari a farsi ammazzare; ma egli udì un gran frastuono che veniva dalla parte della macchia. Si volse: erano da vero tutti gli altri butteri. Allora risalì a cavallo e li attese.

I butteri erano armati di fucile. Avevano già deliberato; e, senza perdere tempo, si misero dalla parte delle mucchie. Parecchi mietitori volevano avvicinarsi lo stesso alla paglia; anzi, erano anche più furiosi. Ma Corrado si staccò dagli altri e gridò:

— Chiunque fa un mezzo passo avanti, cade morto in terra!

I butteri imbracciarono i fucili. I vecchi incrociarono i polsi. Le donne fecero un urlo tra di spavento e di dileggio.

— Ripassate il ponte.

E i mietitori obbedirono. Dietro a loro, cavalcava la fila nera dei butteri, lungo una stesa di olmi e di lecci.