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i butteri di maccarese 229


entrando più nel mezzo al branco degli altri. Andavano tutti con la testa voltata in alto e cercavano di vedere, tra la calca confusa, quel che accadeva attorno. Ma i campi erano deserti. Sembrava che i grandi olmi, con le rame grosse e nere, riescissero a fermare il vento; e i falchi volavano bassi, dimenando le ali senza che si vedesse dove avessero la testa. Allora i due butteri avvolsero sopra la sella le guide lunghe che toccavano quasi terra, e andarono a chiamare i compagni. Non avevano paura, ma non sapevano quel che fare. Essi sentivano la responsabilità di non fare bruciare le mucchie; e, senza parlarsi, cavalcavano a pari; guardardosi. Si calcavano meglio i cappelli legati con le corde dietro la testa; e, di quando in quando, si voltavano dalla parte dei mietitori. Non era meglio che avessero cercato di farli tornare a dietro? Specialmente il più giovane avrebbe voluto bastare da solo, ma era troppo impensierito e non s’arrischiava senza che l’altro non avesse fatto lo stesso. Non c’era tempo da perdere! Se quelli laggiù riescivano a dar fuoco alle mucchie, essi poi si sarebbero vergognati a farsi rivedere dentro Maccarese; e perciò si senti-