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190 | un'amante |
Amelia disse, con una voluttà che mi sconvolse:
— Ora no.... un’altra volta.
Io risposi, sinceramente:
— Non m’importa se subito non vuoi: io t’amo davvero!
Allora si riabbottonò anche più di prima e mi guardò, quasi con orgoglio freddo. Le sue labbra mi parvero più tumide, i suoi occhi scintillarono.
Quel suo silenzio lo sentivo vergognosamente ironico per me. E le dissi, pensando che non dovessi star zitto:
— Mi piaci!
Ma ella fece l’atto di mandarmi via dalla stanza, e si allontanò dal cassettone: a cui s’era un poco appoggiata entrando. Come mi parve bella! Perchè non avevo sposato una donna a quel modo?
Le afferrai una mano e gliela baciai; ma certo non ci era abituata. Poi feci per baciarle un’altra volta il viso: non sarei stato, capace d’altro. Ma ella intese il contrario; e, facendosi allargare il petto dal respiro, mi guardò ancora, con un pallore bellissimo. Disse: