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Un’amante.


Mi sveglio al suono d’un organo di Barberia. Deve essere tardi, ma ho la sensazione indefinibile che sia mattina ancora! Non mi riesce a pensare, ed ascolto il ballabile lungo e sempre uguale. Allora, mi par di essere nel mio paese; d’inverno. Sono un poco sorpreso, ma poi mi ricordo di tutto.

Ero riuscito a trovarmi un’amante; proprio una donna maritata. Non sto a descrivere la mia gioia; benchè qualche volta me ne pentissi sinceramente; e, guardando mia moglie, provavo per lei una dolcezza infinita, che mi faceva star male. Ma la tradivo lo stesso! Mi ricordo conte salivo in fretta le scale dell’amante, mentre il mio cuore palpitava di paura e di voluttà. Trovavo l’uscio socchiuso, entravo in punta di piedi; mi soffermavo per udire se era sola o par-