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la matta | 117 |
rava ancora di più. Era sciancata e teneva la testa tesa in avanti e rialzata: il collo le era restato piegato a quel modo.
Per vivere, s’era messa a vendere le frutta; e, alla fine, non la riconosceva più nessuno e non le parlavano nemmeno le donne che dalla finestra la chiamavano perchè aspettasse che scendessero a comprare la sua roba.
Ella del resto capiva che faceva meglio a non parlare, e si rifiutava di attaccare qualunque discorso.
— Quanto costano i pomodori?
— Quattro soldi il chilo.
— Troppo.
— Tre soldi.
E già prendeva le stanghe in mano.
— Allora, datemene due soldi.
Ella rilasciava le stanghe, staccava contenta la stadera da un gancio sotto il carretto, e pesava in silenzio. Se le facevano cambiarie la roba dalla stadera, ella cominciava a borbottare. Ma non di rado volevano approfittarsene, e allora la Matta li allontanava con le mani e spingeva il carretto anche se ci si attaccavano per farla stare ferma.