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108 | una recita cinematografica |
modo: sente una insidia indefinibile, nascosta, che non si fa vedere abbastanza da capire di quel che si tratta.
Un giorno, la serva della signora Pia scende giù le scale a salti, scarmigliata, gridando:
— Madonna! La mia signora muore!
E corre al Corso, dove può trovare una farmacia.
Calepodio si fa bianco e smette di lavorare; ma non sa se debba salire. A buon conto, leva via dall’andito il seggiolino e il deschetto; perchè non dia noia a nessuno. Giunge il medico, un signore vestito bene e con la catena d’oro; e, dopo una mezz’ora, Calepodio sa che la signora Pia è morta di una sincope.
Egli doventa triste; non perchè gli rincresca, ma perchè la morte gli fa questo effetto. E così triste che non ne può più. Gli viene da piangere, e si spaventa quando quella donna di servizio gli dice che salga a prendere la misura ai piedi della signora Pia, per farle un paio di scarpe; con le quali sarà messa dentro la bara. Egli non vedrà mai quei piedi! E risponde, facendosi pigliare per uno sciocco:
— Andate da un altro.