Pagina:Tozzi - Giovani, Treves, 1920.djvu/113

106 una recita cinematografica


egli non la guarda nè meno. E nessuno gli ha mai domandato chi è e quanti anni abbia. Vanno da lui soltanto quando ne hanno bisogno per le scarpe. Egli non s’intende d’altro. E siccome la signora Pia seguita a fingere d’essergli gentile, facendogli però sentire nella voce la voglia che ha di gabbarlo, egli un giorno pensa: «È innamorata di me. Bisogna che io mi nasconda quando passa. Non voglio che una donna s’innamori di me». E si convince che sia vero.

Allora, comincia per lui una vita nuova; che gli ripugna e lo impaccia. Qualche volta, smette di lavorare e va su la porta; perchè non può nè meno pensare che la signora Pia stia nella stessa casa come lui. Ma nè meno la domenica, per quanto non lavori, va a spasso: sta nella sua camera, a spazzarla e a spolverarla. La Via dei Greci è deserta lo stesso; ma Calepodio vede un pezzetto del Corso, tutto pieno di gente con le carrozze nel mezzo. Però, la domenica, fuma; e legge qualche giornale. Si diverte perfino a sentire il vocio dell’osteria vicina, che gli piace tanto, che ci passa ore intere senza annoiarsi mai. Però, quando si fa