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PIGIONALI 3


E nè meno questa volta si davano la mano; sorridendosi, allegre.

E siccome le loro camere avevano un muro a comune, quando l’una capiva quel che faceva l’altra, allora procurava di muoversi più piano perchè l’altra non sentisse lo stesso. Qualche volta capitava che, per scansare una sedia o il letto, cozzavano nello stesso tempo, e quasi nello stesso punto, la parete. E allora si fermavano ambedue, aspettando un poco.

Solo una notte, in tanto tempo, dopo essere state destate da una scossa di terremoto, si chiamarono; senza alzarsi, però;

— Signora Marta!

— Signora Gertrude!

— Ha avuto paura?

— Piuttosto!

— Anch’io.

E non vollero dirsi altro. La mattina evitarono d’incontrarsi per le scale.

E pure tanto Gertrude che Marta non facevano che pensare sempre l’una all’altra: se fino a mezzogiorno non si eran sentite, andavano ad ascoltare alla parete.

Gertrude aveva una bella gatta tutta bianca