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— Io?

E Rebecca era per offendersi.

Quando poi Pietro la vedeva piangere, credendo che fosse cattiva, gli veniva voglia di far peggio.

Anna consigliava Rebecca e Masa come dovevano educare Ghìsola: era, però, una bontà da padrona; perchè così anche lei dipendeva di più dalla sua volontà. Benchè, le avesse da vero certi riguardi delicati, come quando diceva a Masa che non la facesse lavorare troppo; e come quando, per capo d'anno, pensava sempre a regalarle un vestituccio nuovo, comprato su quei barroccini di merciai che si fermavano all'uscio della trattoria.

Ghìsola, allora, le portava un mazzo di fiori, che, per averli, andava magari a rubare; e le faceva gli augurii.


I compaesani di Domenico, quando andavano a Siena, mangiavano sempre alla sua trattoria; portandogli i saluti e le notizie dei parenti, e magari una fazzolettata di frutta.

Uno di costoro, volendo che il suo figliolo Antonio imparasse a fare il muratore, come a Civitella non avrebbe potuto, gli chiese che lo affidasse e lo raccomandasse a qual-