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come il solito, gli mise una mano su la spalla:
— Come cresce a fretta! Scommetto che mi ha portato da fumare.
Pietro gli prese i baffi e glieli tirò di qua e di là; Giacco per non sentir male era pronto a girare il collo.
Il ragazzo rise, guardando Masa, che disse:
— Più forte.
— No, no; ora basta.
E lo allontanò da sè a poco a poco, ma risolutamente. Poi chiese:
— Dunque, nè meno una cicca?
Rebecca, spazzando la trattoria, metteva in serbo le cicche trovate, e lo incaricava di portargliele.
Masa intervenne un’altra volta:
— Non fuma mica il padroncino!
E ne rise insieme con lui come di una burla. Dopo avere riso, storceva le labbra e se le mordeva. Il vecchio cavò dal taschino una pipa sbocconcellata, con una cannuccia corta quanto il palmo della mano.
— Grazie a Dio, ci ho sempre quello che la sua mamma mi dette la settimana passata. Guardi se non è vero!
Battè la pipa in proda alla tavola: schizzò fuori una specie di polvere incenerita. Egli la radunò insieme, la mescolò e la rimise dentro. Poi prese, dal focolare, un fuscello acceso. A stento, gli uscì di bocca un poco