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— Andiamo via di qui, ti voglio parlare.
— Stiamo qui. Io non esco oggi.
Ci fu un’altra pausa, che gli fece pensare: «Perchè non ho chiesto di quale specie è il tradimento suo? Così non mi accerterò mai di niente. Che posso dirle?».
— Non mi piace questa casa. E che casa è?
— Te lo dirò; non c’è niente di male.
Ella aveva deliberato più d’una volta di confessargli la gravidanza; ma ora le parve impossibile; e voleva nasconderla proprio davanti alla sorpresa. Egli si decise a parlare più in fretta:
— Alzati.
Entrò la padrona dell’abitazione: una donna robusta e tarchiata, con una cintola di cuoio bianco intorno alla vita: una levatrice che teneva a retta le partorienti.
Pietro si volse a lei intimorito dell’effetto che i suoi sospetti avrebbero potuto produrle. Cercò di spiegarle perchè si trovasse lì. La donna, che sapeva tutto, non vide nessun riparo per Ghìsola; e temette ch’egli l’avrebbe uccisa.
Ghìsola guardava la finestra, per buttarvisi; con un impulso isterico, reso più possibile dalla sua gravidanza.
La donna s’indugiò, accomodando il lavamano, ripiegando una salvietta, vigilando Pietro con la coda dell’occhio e cercando di chiedere a Ghìsola quel che dovesse fare.