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È vero che doveva star fuori di Firenze, piuttosto in campagna; ma non le mancava mai niente. E a Firenze, purchè accompagnata, ci poteva andare quando avesse voluto.

Aveva la camera che dava in quel giardino, di cui Pietro aveva avuto paura; e la stanza da pranzo su la strada, senza che ci fossero altre case davanti.

C'era invece un muricciolo ch'era più basso delle spighe del grano, e un cipresso che d'estate si copriva di convolvoli. Sul muricciolo, coperto e riempito sopra a calcina sola, nascevano le primole e quell'erba che fa i fiori gialli.

Più discosto, un rigagnolo chiaro che luccicava, dove lavavano i panni e poi li tendevano sul prato del campo; accanto a un cancello tra due pilastri quadrati, sopra i quali due cani di terracotta si guardavano.

Il grano s'impolverava, e i cenci ad asciugare volavano per aria; come gli aquiloni che i ragazzi lasciavano venire dal Campo di Marte.

Da un balcone della cucina, s'affacciava per chiamare la fruttivendola; e di là su ordinava quel che voleva, perchè le ceste delle frutta erano esposte proprio sotto. Un poco più in là, c'era un pizzicagnolo che vendeva anche il vino; e quando veniva il vento da quella parte, si sentivano gli odori della sua bottega. Nelle altre case più vicine, ci sta-