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quanto un dito. Il rumore delle sue ali, che di quando in quando si dibattevano, gli faceva alzare la testa e poi guardare dall'uscio scostato.
Pietro e Ghìsola allentarono il loro abbraccio, rasentando l'aia; mentre Masa disse sottovoce:
— Non andate lontani.
Gli assalariati si chetarono a posta; anche per riguardo al padroncino; e si vedevano i loro volti che parevano senza linee nel chiaro di luna.
Lo stollo del pagliaio era rimasto inclinato verso un tiglio.
A Poggio a' Meli ci si divertiva!
Fuori del cancello, i due giovini si ripresero per mano.
Le lucciole, innumerevoli tra le chiome pallide degli olivi, sembravano aumentare continuamente: le lucciole che, talvolta, s'appicoicavano alle mani come se fossero state gommose.
Cominciarono a baciarsi, ella appoggiandosi alla cancellata di legno, ed egli stringendosi a lei; nascosti nell'ombra della siepe. Ma, ad un tratto, Pietro s'accorse che faceva movimenti troppo voluttuosi con tutte le anche: si discostò e la rimproverò.
Masa, sempre più intollerante, dopo essere stata in mezzo all'aia, turandosi la bocca per non rispondere agli assalariati che ascoltava
F. Tozzi. Con gli occhi chiusi. | 14 |