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Ella sorrise, ed allungò il passo senza rispondergli.
Pietro lasciò che arrivasse sola nella piazza; poi, facendo finta d'aspettare qualcuno, camminò lì d'intorno. Ma non c'era nessuno! Vide un cane che scappava con la groppa ossuta, ad arco.
Per la strada di Grassina, guardò la collinetta d'un verde pallido e sbiadito, tutta oliveti; con cipressi qua e là, mescolati, sottili.
Arrivato da quella svolta un tranvai, egli vi salì. Quando alzò gli occhi era già dentro Firenze, passato di poco la Barriera, sul Lungarno biancheggiante; e vide da quel punto tutti i campanili insieme.
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Pietro si commoveva fino a pensare: «Se anche fosse disonesta per necessità di non patire la fame, io non potrei approfittarne. Piangerei. L'aiuterei a fare in modo che si cambiasse. Qualcuno, allora, potrebbe stimarla e sposarla. Ma me lo avrebbe detto. Perchè non me lo dovrebbe dire?».
E, per contrasto al dubbio, gli pareva d'una purità mirabile. Allora ne era geloso e piangeva. «Deve esser mia! Voglio amarla io! Perchè non dovrei amarla?» Non era anche il suo dovere morale? Ma come tro-