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— Regalato.

— Dimmi chi. Dimmelo subito.

Egli si soffermò dinanzi a lei, e l'obbligò a fare lo stesso.

— La mia sorella Lucia.

— Quanto tempo è?

— Anno, quando venne a trovarmi.

— E ti vuol bene?

— Lei sì, ma io no.

— Perchè?

— Non lo so....

— Perchè? Dimmelo. Se non lo dici a me!

— Non lo so. Non ci assomigliamo di carattere.

Egli pensò che potesse esser vero, perchè erano completamente dissimili anche di persona; e ne ebbe piacere. Ma nondimeno era geloso lo stesso anche della sorella. E le disse:

— Te ne comprerò uno io, e porterai il mio. Ossia il tuo, perchè niente è più mio. Sei contenta?

Ella aveva voglia da vero di ridere; ma, certo, non era il momento. Invece tornò indietro senza dir nulla. E siccome si mise a camminar lesta lesta come se avesse fatto tardi, egli chiese:

— T'aspetta quella donna?

— Sì, siamo stati imprudenti.

— Ma perchè dici così, se io ti amo da vero? Tu non devi preoccupartene.